Agilizzante, dinamica, comoda, gioiosa, illuminante, volitiva, asimmetrica: la tuta futurista Lorella Signorino si può descrivere così, con le stesse identiche parole usate da Giacomo Balla, pittore/scultore/scenografo italiano, esponente di spicco del Futurismo, un secolo fa (era esattamente il 1914) nel Manifesto del movimento Futurista.
Dalla mente creativa della stilista modenese (la sede dell’azienda è a Carpi, distretto importante per la moda italiana) nasce un capo unico che ricopre il corpo femminile, ma in versione chic. Realizzata in cotone e cachemire, la tuta futurista si presta a molte occasioni (dal turno in fabbrica/lavoro in generale all’aperitivo).
I suoi colori (bianco e nero) sono un omaggio al film Metropolis (del 1927), diretto dal regista austriaco Fritz Lang, dove tra i protagonisti compare il primo sexy robot della storia, Maria.
La tuta futurista di Lorella Signorino, morbida e comoda, è un buon escamotage per coprire qualche chilo di troppo soprattutto sulle gambe e sul punto vita. Permette di nascondere le ginocchia (che possono essere rilassate!). Ecco perché la consigliamo come beauty tip dell’estate. Bisogna solo stare attenti però alle braccia e alle caviglie, messe particolarmente in evidenza.
Tuta Futurista Lorella Signorino, 389 euro.
I capi futuristi sono una tendenza anche del prossimo autunno/inverno. Come mostrano gli abiti creati dai giovani studenti dell’Accademia del Lusso di Milano.
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