Siamo tutti alla ricerca dei bagnoschiuma senza tensioattivi. Ma non possiamo fare il bagno nello champagne, passione che si racconta avesse l’attrice Marylin Monroe.
Anche perché non tutti i tensioattivi finiscono per nuocere alla nostra pelle. Ci sono quelli più o meno aggressivi. Anche se basta davvero poco per alterare il prezioso mantello che riveste il nostro corpo: il film idrolipidico cutaneo. Composto da una componente idrofila (amminoacidi (al 40 per cento), acido lattico, urea, metaboliti, eccetera) e liposolubile (sebo al 95 per cento, lipidi epidermici, grassi dei cosmetici, ceramici e acido linoleico). Possibilità che aumenta con l’avanzare dell’età o in caso di bagni eccessivi, con l’esposizione al sole o l’assunzione di farmaci. Quando il film idrolipidico si altera compaiono secchezze, dermatite, rossori.
Quando i tensioattivi sono troppo aggressivi finiscono per rimuovere non solo il trucco o le impurità ma anche parte del film idrolipidico. Usare bagnoschiuma senza tensioattivi può essere un vantaggio. Ma si può essere anche meno drastici (fare il bagno con detergenti che fanno tanta schiuma e contengono tensioattivi, ogni tanto, fa bene all’umore!!) e scegliere i cosmetici dopo una lettura dell’Inci. E scoprire se il detergente in questione contiene o meno questi TENSIOATTIVI DA EVITARE:
SLES (Sodium Laureth Sulfate) e SLS (Potassium Laureth Sulfate), aggressivo.
Laureth 20. Può essere scritto con il suffisso ETH, da evitare.
PPG (Polipropylene Glycol)/PEG (Poliethylene Glycol). Sono derivati del petrolio, meglio farne a meno.
Diethanolammina/Trietanolammina. Molto aggressive, danno origine a secchezze e irritazioni.
Cocamide Dea/Laramide Tea (e in genere le sigle MEA, DEA e TEA). Molte aggressive, fonti di secchezze e irritazioni.
Fonte Bakel
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