Un’unica modella, più di 100 scatti irripetibili su pellicola originale IMAGE 8.8×10,8 cm non più in commercio e l’imperfezione come tratto di unicità e autenticità. La mostra POLHAIROID voluta creata e realizzata da Pier Giuseppe Moroni, Direttore Creativo Wella, appassionato da sempre di istantanee e con una collezione di scatti realizzati sui set in giro per il mondo dal 2000, si sviluppa attorno ad un’unica donna: LERA ABOVA, modella con la quale Pier Giuseppe ha costruito una bellissima storia di complicità, nata dai capelli, ed oggi in grado di raccontare, proprio attraverso i capelli, la metamorfosi della bellezza ritratta nell’arco di un anno, in un percorso di seduzione, emozione e di scelte estreme sia in termini di immagine che di trasformazione interiore.
Tutto ha inizio quando Pier Giuseppe sceglie Lera per un lavoro Wella. “ mi ha fatto venire in mente Donna Jordan con i suoi capelli e sopracciglia decolorati ed i ricci anni ’70….. poi ho tagliato una parrucca scura ispirandomi al taglio inglese di Stella Tennant”
“ poi il taglio corto pensando a David Bowie…..il taglio ancora più corto alla Jean Seberg in
” Fino all’ultimo respiro” di Godard. Di nuovo con una parrucca bianca ad onde come una moderna Mae West.
Ed infine rasata.
“Con LERA – afferma Pier Giuseppe Moroni – ho sperimentato la tensione verso un processo di purificazione della bellezza. Lei per me è diventata una musa, un mezzo per arrivare come professionista e come fotografo ad essere scopritore e testimone della bellezza. In questo percorso, la pellicola Polaroid scaduta, sbiadita, velata, imperfetta è stata fondamentale per dare sapore alla storia fatta di momenti. Una raccolta di istanti magici, grazie anche all’uso di gelatine che hanno colorato e attenuato la luce naturale.”
La poliedrica attitudine al bello di Pier Giuseppe Moroni, ha tradotto l’esperienza per immagini di POLHAIROID, in una video installazione che documenta in modo vivido la metamorfosi della bellezza di LERA ABOVA in un elegante gioco di luci e tagli fra tecnica e poesia e in un catalogo che ne fissa le forti evoluzioni, raccontandole pagina dopo pagina.
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