Per contrastare la sensazione di stiramento, l’aspetto stanco della pelle, CHANEL ha creato HYDRA BEAUTY Camellia Glow Concentrate, un idratante concentrato micro-esfoliante.
HYDRA BEAUTY Camellia Glow Concentrate è il trattamento dalla doppia azione idrata e affina la grana della pelle in un solo gesto. La Camellia Japonica Alba Plena, principio attivo star della linea HYDRA BEAUTY dalle proprietà straordinarie, ottimizza e potenzia l’idratazione e permette un’esfoliazione sicura. Selezionata a mano dalla Ricerca CHANEL, questa varietà di camelia bianca è coltivata nei campi del laboratorio a cielo aperto CHANEL nella regione di Gaujacq, nel sud-ovest della Francia. La Camellia Alba PFA*, uno dei primi principi attivi emblematici della Maison, è ricavata dai fiori freschi di camelia per riequilibrare a livello cellulare l’idratazione. Ancora oggi, la Maison continua ad arricchire il suo savoir-faire e approfondire le sue conoscenze sulla camelia. Il nuovo trattamento è il primo prodotto che racchiude l’estratto di lievito di camelia, principio attivo estremamente idratante sviluppato da CHANEL. Un complesso di 3 AHA concentrazione al 3% è ben tollerato dalla maggior parte delle pelli. Quando le cellule morte vengono eliminate dalla superficie cutanea, inizia il rinnovamento epidermico e la pelle appare levigata. La Camelia Japonica, fiore amato da Gabrielle Chanel, è sottoposta a un processo biotecnologico che ne svela un’altra potente proprietà. L’estratto di lievito è in grado di stimolare la produzione naturale di acido ialuronico del 50%, ripristinando la quantità d’acqua nel cuore della pelle.
Il laboratorio a cielo aperto CHANEL
Nel comune di Gaujacq, nel sud-ovest della Francia, tra le colline verdeggianti del Béarn e le rive dell’Adour, CHANEL porta avanti dal 1998 un progetto di portata straordinaria dedicato alla camelia. Questo programma è stato avviato in collaborazione con Jean Thoby, esperto internazionale di camelie, che da decenni cura uno straordinario giardino-conservatorio botanico in questo piccolo comune del dipartimento delle Landes. In questo santuario dedicato alla conservazione delle piante sono ospitate 2.000 varietà di camelia provenienti da tutto il mondo, tra le quali due cespi nati dalle piante madri che sarebbero state ordinate dalla stessa Gabrielle Chanel più di un secolo fa. Da queste sono nate le coltivazioni CHANEL nell’azienda agricola dedicata alle camelie, a qualche chilometro da questo giardino straordinario. Il “conservatorio” vegetale ospita anche le specie e le varietà orticole più rare su quasi cinque ettari e raccoglie circa 3000 piante, importate negli anni da tutto il mondo dalla famiglia di Jean Toby, che si occupa di botanica da cinque generazioni.
Dall’Asia alla Francia, la camelia che fiorisce in inverno
Questa regione del sud-ovest della Francia è perfetta per accogliere e coltivare la camelia, arrivata dall’Asia attraverso la via del tè nel XVII secolo, grazie alle equilibrate temperature invernali ed estive simili a quelle della Cina e del Giappone, paesi da cui proviene. “Il clima di Gaujacq è noto per le piogge distribuite durante tutto l’anno. I venti sono pressoché assenti, i terreni sono profondi e le sorgenti numerose”, spiega Jean Thoby. “Nel 1998”, ricorda, “abbiamo avviato una collaborazione con la Ricerca CHANEL per realizzare degli esperimenti, prelevare piante e creare piantagioni. Provando e riprovando, anche grazie al confronto costante con il laboratorio di fitochimica, nel 2009 siamo arrivati a creare una prima coltivazione di Camellia japonica Alba Plena.” Senza il progetto di CHANEL, questa varietà di camelia bianca, che è coltivata solo a Gaujacq, sarebbe potuta scomparire. Con la sua fioritura invernale e il fogliame sempreverde, questa camelia è una pianta unica sotto molti aspetti, un autentico tesoro botanico. Esaminando la resistenza della camellia japonica Alba Plena alle gelate invernali, la Ricerca CHANEL ne ha compreso le straordinarie proprietà idratanti e l’ha resa, a partire dal 2009, il principio attivo fondamentale della linea di trattamenti HYDRA BEAUTY.
“Con l’analisi di questa pianta abbiamo trovato dei derivati di catechina, polifenoli che hanno dimostrato di possedere proprietà idratanti”, spiega Nicola Fuzzati, Direttore del Dipartimento innovazione e sviluppo degli ingredienti cosmetici CHANEL. “Le camelie hanno una caratteristica particolare: non hanno un programma di senescenza. A livello genetico, non sono programmate per morire. Per questo, più passa il tempo, più sono belle e forti”, aggiunge Jean Thoby. Una caratteristica che continua a incuriosire gli scienziati CHANEL.
Fiori di camelia raccolti uno a uno
La fioritura della camellia japonica comincia ai primi freddi di gennaio e raggiunge il suo apice a marzo. Questo fiore inodore così delicato è una forza della natura: né l’acqua né il freddo compromettono i suoi petali. Non c’è nessun bisogno di forzare il destino: “Qui tutto è naturale, in armonia con la natura. Noi la accompagniamo, senza cercare di controllarla”, spiega Philippe Grandry, Responsabile delle coltivazioni CHANEL nell’azienda agricola. Questo vale anche per la raccolta, eseguita interamente a mano. I fiori di camelia sono raccolti uno ad uno, dopo la scomparsa della rugiada del mattino, in modo che siano asciutti per un’estrazione ottimale. Poi vengono depositati all’interno di cesti. Dopo la pesatura, i fiori vengono immediatamente congelati per preservare l’integrità delle molecole attive prima di essere inviati in laboratorio.
2700 piante di camellia japonica coltivate in modo agroecologico
“Nell’azienda agricola, le 2.700 piante di camellia japonica Alba Plena vengono coltivate in piena terra secondo pratiche agricole ambiziose e rispettose dell’ambiente, senza l’impiego di sostanze chimiche. Una coltivazione sperimentale agroecologica messa a punto secondo un procedimento di agroforestazione, per preservare e valorizzare le qualità naturali della pianta. Questa coltivazione permanente simbiotica ha come scopo l’arricchimento del suolo, per rinforzare l’ecosistema che esiste tra la pianta, la terra e l’acqua e rafforzare allo stesso tempo la capacità delle piante di resistere alle malattie”, spiega Philippe Grandry. Questo significa, in concreto, che la camelia bianca è ben sostenuta. Le piante vivono in un ambiente biologico naturale, in sintonia le une con le altre. Le specie come la Achillea millefolium bianca, la Knautia arvensis e la Trifolium repens sono utilizzate per coprire il terreno, vivere e svilupparsi in sinergia con la Camellia japonica Alba Plena. “Questa coltivazione è un vero e proprio modello agroecologico”, spiega il responsabile delle coltivazioni CHANEL.
L’introduzione di alberi e arbusti specifici rafforza l’equilibrio e la resistenza degli ecosistemi, adombra leggermente le camelie, contribuisce alla biodiversità, rende le piante più resistenti alle malattie e ai predatori e permette agli insetti impollinatori e agli uccelli di trovare riparo. Le radici profonde migliorano la qualità e la fertilità del suolo, forniscono gli elementi nutritivi e ricostituiscono la lettiera forestale.
L’azienda agricola
Eccellenza, rigore e impegno sono alla base della ristrutturazione dell’azienda agricola in cui sono coltivate le camelie CHANEL. I criteri osservati per il suo recupero la rendono un caso più unico che raro nel settore: un’azienda agricola all’avanguardia nell’architettura ecosostenibile. CHANEL ha iniziato a lavorare a questo progetto circa tre anni fa. L’intento era rinnovare una parte dell’edificio esistente, seppur rimanendo il più fedeli possibili ai principi dell’eco-realizzazione e senza eliminare le specificità dell’architettura locale. È stato poi aggiunto un laboratorio per permettere la sperimentazione nei campi e la realizzazione in loco dei primi test sulle piante.
La geografia del luogo, patrimonio vernacolare, è alla base del progetto: la disposizione ad angolo per la protezione dai venti provenienti da ovest e la volumetria dell’edificio principale sono stati mantenuti attorno a una nuova struttura in legno. In linea generale, i materiali utilizzati sono tutti naturali (legno, pietra, terra) e i vecchi materiali sono stati riutilizzati. La disposizione dei cinque edifici è coerente con la geometria quasi astratta delle piantagioni di camelie che li circondano. All’interno, la luce e l’aria sono state trattate come risorse a tutto tondo. Ogni ambiente riceve la luce del giorno. Le acque utilizzate sono fitodepurate e sono impiegate soprattutto per l’irrigazione dei campi.
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