Le CIGLIA sbattono per più di 10mila volte al giorno (1 motivo). Assorbono tutte le sostanze irritanti e le impurità che altrimenti andrebbero a finire dentro l’occhio (2). Subiscono sfregamenti (con il trucco) e pressioni (durante lo strucco) (3 e 4). Col tempo si indeboliscono (5). Eppure non dedichiamo loro abbastanza attenzioni. Anzi, spesso, la loro cura non è contemplata perfino nella beauty routine delle addicted più esperte. Per di più ciglia belle e in salute sono fondamentali per far apparire lo sguardo giovane.
Per dedicare loro le migliori attenzioni cosmetiche possibili, scopriamo di che pasta sono fatte, come si differenziano e come cambiano con gli anni.
LA STRUTTURA DELLE CIGLIA. Impiantate a 2 millimetri di profondità nel sottile derma delle palpebre, le ciglia si distinguono in superiori e inferiori. Le prime crescono sulla palpebra mobile e curvano verso l’alto. Se ne contano dalle 80 alle 150 per occhio e sono lunghe fino a 8 millimetri. Le inferiori, invece, che curvano verso il basso, sono più corte e più rade (fino a 80 esemplari per occhio).
I DIFFERENTI TIPI DI CIGLIA. Cinque sono le famiglie nella quali si possono suddividere le ciglia.
1) Belle: spesse, bene distribuite sulla rima ciliare e curvate. Aa averle così è il 20 per cento delle donne di tutto il mondo.
2) Chiare: Bionde o rosse, sono praticamente invisibili. E sembrano più corte e meno curve di quanto lo sono in realtà.
3) Rade: dal diametro più consistente sono spesso senza curvatura (quando non piegano verso il basso) e finiscono per confondersi con la linea dell’occhio. In generale le hanno così le donne asiatiche. Ecco perché il piegaciglia è uno strumento molto diffuso tra le giapponese.
4) Indebolite: Sottili, rade e danneggiate. Sono anche poco ricurve.
5) Indisciplinate: sono le ribelli. Numerose, si aggrovigliano alla radice, come i capelli.
La suddivisione è merito di uno studio condotto dai Laboratori di Ricerca L’Oréal su 2.280 donne in tutto il mondo tramite la comparazione di 4.800 fotografie delle loro ciglia scattate da tre angoli differenti per valutare la percezione (scatto frontale), la lunghezza (dal basso) e la curvatura (di profilo).
CICLO DI VITA E INVECCHIAMENTO DELLE CIGLIA. Più sottili dei capelli, le ciglia sono comunque formazioni pilifere: polimeri biologici che vivono per tre mesi. Il tempo e le aggressioni quotidiane (sfregamenti, acqua e raggi Uv) contribuiscono a renderle più fragili, meno spesse e meno lunghe. Per fortuna però, a differenza dei capelli, non diventano mai bianche perché beneficiano di un enzima che protegge i melanociti. La salute delle ciglia va di pari passo con il tasso di ceramide presente nella cuticola. La sua presenza assicura la coesione delle scaglie e contribuisce al mantenimento della solidità e della resistenza delle ciglia. Con l’invecchiamento il tasso di ceramidi cala e la cuticola indebolita può provocare una minore riflessione della luce fino alla rottura delle ciglia stesse.
CURA DELLE CIGLIA. Da effettuare ogni giorno con: struccanti delicati formulati appositamente per gli occhi e composti di principi attivi rinforzanti per le ciglia; sieri ricchi di peptidi, vitamine, molecole antiossidanti e pantenolo, che riescono a supportare il ciclo di vita delle ciglia, fortificandole e rendendole più flessibili ed elastiche, da applicare una volta la giorno prima di andare a dormire.
Meglio scegliere anche trucchi eyelashes friendly: mascara, eye-liner e ombretti, formulati con attivi che agiscono sul ciclo biologico delle ciglia (VEDI il nuovo mascara Noir Couture di Givenchy).
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