Le mode del fitness sono più svelte ormai della stessa moda e le discipline cambiamo al ritmo delle collezioni prêt-à-porter. E così succede che lo sport più amato da Jennifer Aniston, Anne Hathaway e Gwyneth Paltrow l’hot yoga non sia può la disciplina di punta degli amanti del genere. Anche se in questo caso a cambiare è stata giusto la temperatura delle stanza dove avvengono le sedute.
Da 40 gradi, la temperatura più indicata per lo hot yoga, che è anche quella di Calcutta, città dove è nato lo yoga, si è passati a 35 gradi, quelli di una giornata di sole in estate sulle coste del Mediterraneo. Da hot lo yoga si è evoluto ed è diventato warm.
La diminuzione della temperatura non è una casualità: uno studio dell’Università di Wisconsin-La Crosse ha infatti rilevato che fare yoga in una stanza riscaldata fino a 40 gradi disidrata troppo il corpo. Basta abbassare invece di cinque gradi la temperatura per usufruire di tutti i benefici che lo warm yoga comporta al nostro organismo: facilità nello stretching (senza rischio di strappi muscolari) e perdita di peso e tossine maggiore rispetto a una seduta di yoga normale.
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