Una ventata di aria gelida investe il mondo della profumeria contemporanea. Proviene dalle profondità del nord Europa.
E porta i nomi di Andrea Maack (Islanda), Niclas Lydeen e Christine Gustafsson, direttori creativi e nasi del marchio di profumeria Agonist (Svezia) e Ben Gorham, fondatore e direttore creativo della Maison Byredo (Svezia).
Artisti e profumieri giovani, uniti dalla passione per la creazione di fragranze di nicchia costruite con ingredienti pregiati. Provenienti da Paesi del nord Europa.
Andrea Maack
Artista prima, fondatrice dell’omonima casa di profumi di nicchia poi. Ogni profumo di Andrea Maack è un’estensione delle sue opere d’arte, figlio di un processo creativo sperimentale inventato dall’artista stessa che invia a diversi profumieri disegni e dipinti con il fine di creare fragranze ispirate alle opere stesse.
Su ogni confezione di profumo è stampato un disegno originale di Maack.
L’eau de parfum Coal (carboncino in inglese) si ispira alle opere eseguite da Andrea al carboncino. La fragranza ha un jus minerale arricchito da note di carta, misto di legni e cuoio (50 ml, 85 euro).
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Agonist
Dall’incontro delle menti creative di Niclas Lydeen e Christine Gustafsson nasce, nel 2008, Agonist. Marchio svedese di profumi di nicchia (al momento sono state realizzate sei fragranze unisex). La creazione di una fragranza avviene, per i fondatori di Agonist, secondo una visione puramente scandinava. Dal rispetto assoluto per l’ambiente durante tutti i processi di realizzazione all’uso di ingredienti naturali al 100 per cento, fino all’imbottigliamento delle fragranze in flaconi prodotti artigianalmente da Kosta Boda. Vetreria, fondata nel 1742 con sede nella foresta di Småland, ancora fedele alla tradizionale arte della soffiatura del vetro.
Le fragranze sono ispirate agli odori dei boschi o alle gelide distese di ghiaccio dell’artico. L’eau de parfum Isis coglie il momento esatto in cui un germoglio si schiude. Il suo cuore è composto di note di anice, pesca, caramello e noce moscata con accordi di testa di zenzero, cisto e pepe nero.
Il profumo, contenuto nel flacone-scultura, costa 1200 euro. Nel flacone spray da 50 ml, 125 euro.
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Byredo
Sono le emozioni del fondatore della Maison, Ben Gorham, appena nominato Prince of Perfume dal T Magazine del New York Times (http://tmagazine.blogs.nytimes.com/2013/02/26/prince-of-perfume/?_r=0), a essere convertite in fragranze da nasi autorevoli come Olivia Giacobetti, Jerome Epinette e Michel Almairac che collaborano con il marchio.
Ben, persona eclettica e sensibile, di mamma indiana e padre canadese, combina la passione per i sentimenti e i colori caldi (rosso e ocra) con la logica e il rigore svedesi. Ecco perché i profumi creati dalla Maison Byredo (abbreviazione di By Redolent) coniugano spesso aromi speziati con note fresche/verdi.
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Tra le ultime fragranze create, Inflorescence è un tributo alla primavera. Ben Gorham vuole riprodurre l’emozione di passeggiare in un giardino selvaggio, ricco di fioriture: tra note di magnolia e mughetto (nel cuore), petali di rosa e fresia (in testa) e gelsomino fresco (sul fondo) (eau de parfum 100 ml, 140 euro).
Bullion (in inglese lingotto) è, invece, un inno ai profumi di Persia e Arabia.Un profumo prezioso, aromatico e stimolante, ispirato da giardini lussureggianti, suk affollati e grandi bazar. Si apre con note di pepe rosa schiacciato e di prugna nera per poi schiudersi, ne cuore, con note di magnolia, osmanthus e accordi di cuoio. Sul fondo legni scuri e muschi sensuali ricordano la maestosità architettonica degli interni di costruzioni ottomane e bizantine (eau de parfum 100 ml, 140 euro).
Le fragranze di Andrea Maack, Agonist e Byredo sono in vendita nelle profumerie artistiche (per saperne di più sulle migliori in Italia: Guida alle Profumerie Artistiche 2013, a cura di Celso Faldelli con testi di Michela Zio, Dodici Edizioni).
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